Il 2022 sarà l’anno di entrata a regime dell’Assegno Unico Universale. Il nuovo strumento si propone di creare un beneficio economico da attribuire in favore di tutti i nuclei familiari con figli a carico e sarà determinato per scaglioni, sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).
L’assegno è:
universale in quanto sarà attribuito a tutte le famiglie con figli a carico residenti e domiciliate in Italia;
unico in quanto andrà a sostituire o rimodulare in modo strutturale le seguenti prestazioni assistenziali:
- detrazioni dall’imposta per figli a carico
- detrazioni per le famiglie numerose
- assegno per il nucleo familiare
- assegno temporaneo unico 2021
Sarà riconosciuto a decorrere dal settimo mese di gravidanza e fino ai diciotto anni di età del figlio, con possibilità di prolungarlo sino al ventunesimo anno di età, a condizione che i figli:
- stiano frequentando un corso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea;
- stiano svolgendo un tirocinio;
- abbiano un lavoro che produca un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui;
- risultino iscritti come disoccupati in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
- stiano svolgendo il servizio civile universale.
Presentazione della domanda
Sarà possibile presentare domanda all’INPS a partire dal 1° gennaio 2022, tuttavia, l’erogazione dell’Assegno Unico Universale avverrà a partire da marzo 2022 e la domanda avrà validità fino a febbraio 2023. Anche a regime, l’Assegno verrà erogato per un periodo di 12 mesi, da marzo di ciascun anno e fino a febbraio dell’anno successivo.
Dovrà essere presentata ogni anno, in modalità telematica all’Inps. Per poterla presentare autonomamente sarà necessario possedere il proprio Spid e allegare il modello ISEE, in alternativa rivolgendsosi ai Caf patronato o al contact center INPS. Le erogazioni inizieranno a partire da marzo 2022 tramite bonifico sul conto corrente dei genitori. In caso di mancanza di ISEE o di ISEE superiore a 40.000 euro, si potrà presentare l’istanza per l’ottenimento dell’importo minimo. Resta salva comunque la possibilità di presentazione della Dichiarazione sostitutiva unica per l’ottenimento dell’Isee in data successiva alla presentazione della domanda di assegno unico. In tal caso l’importo spettante verrà ricalcolato a decorrere dalla data di acquisizione dell’Isee.
La domanda prevede l’autocertificazione della composizione del nucleo familiare e dei figli, il luogo di residenza, l’Iban di uno o di entrambi i genitori. Possono riscuotere l’assegno i genitori, anche in modalità ripartita, secondo le indicazioni fornite all’atto della richiesta. I figli maggiorenni hanno facoltà di inviare direttamente la domanda per ricevere, autonomamente, la quota di loro spettanza.
Per evitare che nel mese di marzo i lavoratori abbiano una minore disponibilità economica, l’Inps ricorda di inoltrare le richieste entro il 28 febbraio, assicurandosi così la ricezione dell’assegno unico nel mese successivo.
L’importo dell’Assegno Unico Universale sarà variabile e determinato sulla base del risultati dell’ISEE del nucleo familiare richiedente e dell’età dei figli a carico. Inoltre, sono previste delle maggiorazioni per alcuni casi specifici.
- Per ciascun figlio minorenne: importo da 175 euro a 50 euro al mese. Tale importo spetta nella misura piena di 175 euro per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 50 euro in corrispondenza di un ISEE pari a 40.000 euro. Per livelli di ISEE superiori a 40.000 euro l’importo rimane di 50 euro.
- Per ciascun figlio maggiorenne fino a 21 anni: importo da 85 euro a 25 euro al mese. Tale importo spetta in misura piena di 85 euro per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 25 euro in corrispondenza di un ISEE pari a 40.000 euro. Per livelli di ISEE superiori a 40.000 euro l’importo rimane di 25 euro.
- Per ciascun figlio successivo al secondo: maggiorazione da 85 euro a 15 euro al mese. Tale importo spetta in misura piena di 85 euro per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 15 euro in corrispondenza di un ISEE pari a 40.000 euro. Per livelli di ISEE superiori a 40.000 euro l’importo rimane di 15 euro.
Arretrati:
- Entro giugno 2022 sarà possibile presentare la domanda senza perdere gli arretrati, che decoreranno da marzo 2022 (entrata in vigore).
- A partire da luglio 2022, l’assegno potrà essere erogato solo per il mese corrente di presentazione, con conseguente perdita degli arretrati.
La gestione dell’assegno unico è di esclusiva competenza Inps e il datore non viene coinvolto. Si tratta di un’estraneità ancor più marcata rispetto all’assegno per il nucleo familiare; infatti, mentre per quest’ultimo il coinvolgimento del datore era previsto per l’erogazione nel cedolino di paga, per il neonato assegno pensa l’Inps anche a pagare. Ogni eventuale disservizio o anomalia dovrà, quindi, essere gestita dal lavoratore direttamente con l’Istituto.