Al lavoro senza esibire green pass

Il 30 aprile finisce l’obbligo di possedere ed esibire il green pass per accedere ai luoghi di lavoro e quindi viene meno il correlato obbligo di controllo datoriale.

La cessazione dell’obbligo riguarda tutti i lavoratori del pubblico e del privato. Anche gli ultracinquantenni, per i quali permane l’obbligo di vaccinazione sino al 15 giugno prossimo, potranno presentarsi al lavoro senza dover esibire il green pass.

Mascherine

L’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie verrà meno dal 1° maggio, in molti luoghi al chiuso: negozi, supermercati, ristoranti e bar. Ma anche in uffici pubblici, banche, uffici postali, musei e biblioteche, palestre. Nonché dal barbiere, dal parrucchiere e dall'estetista. Via la mascherina anche nei luoghi all’aperto dove finora vigeva l’obbligo: arene cinematografiche, concerti stadi. La mascherina continua ad ogni modo ad essere raccomandata in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico.

Nei luoghi di lavoro, fino al 30 aprile le mascherine (chirurgiche) sono considerati dispositivi di protezione individuale, il venir meno della qualificazione come Dpi, trascina con sé anche gli obblighi imposti dal 2020 ai datori, dalle norme dei Protocolli anti-contagio.

Considerando la persistenza del rischio di contagio (che sul luogo di lavoro è considerato infortunio), appare opportuno mantenere l’obbligo di mascherina, soprattutto dove non sia possibile assicurare le distanze interpersonali. Va ricordato che molti protocolli aziendali, impongono l’uso delle mascherine a prescindere dalle disposizioni legislative. Infatti il datore, in un’ottica di rigoroso rispetto del dovere di sicurezza, può continuare ad imporre, fino a che permane il rischio Covid-19, l’uso della mascherina.

Si attendono aggiornamenti nazionali, che chiariscano se e in quali termini persista l’obbligo di indossare la mascherina, per evitare incertezze, fraintendimenti e futuri contenziosi.